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FAQ

Ritengo molto importante essere disponibile per fornire informazioni e chiarire dubbi. 

Parlando di salute mentale non esistono domande banali o inappropriate quindi non esitate a contattarmi per avere chiarimenti in merito.

Ecco alcune delle domande che vengono poste più di frequente.

"Quando è consigliato rivolgersi a uno psicologo?"

È utile rivolgersi allo psicologo quando si sta affrontando una situazione di disagio o di difficoltà che interferisce con lo svolgimento delle attività della propria vita (personale, relazionale, lavorativa...).

Tramite il colloquio psicologico le persone imparano a riconoscere meglio i propri pensieri e le proprie emozioni, assumendone maggiore consapevolezza in modo da poterli esprimere al meglio.

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Lo psicologo non è un mago pertanto non legge nella mente, non possiede verità assolute e non propone soluzioni miracolose. 

"Se chiedo un colloquio sono vincolato a proseguire?"

Assolutamente no.

Nei colloqui di sostegno psicologico è fondamentale la relazione che si instaura tra psicologo e paziente, il quale ha la libertà di interrompere il percorso in qualsiasi momento.

Lo psicologo rimarrà comunque a disposizione del paziente in caso decidesse di riprendere.

"Quello che racconto può venirsi a sapere?"

Articolo 11 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani:

"Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale. Pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate, a meno che non ricorrano le ipotesi previste dagli articoli successivi."

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Pertanto, tutto ciò che viene detto durante il colloquio psicologico rimane esclusivamente tra psicologo e paziente.

"Quanto dura mediamente una seduta?"

Le sedute hanno una durata di circa 45-50 minuti.

Gli incontro vengono programmati di volta in volta e in caso non sia possibile presenziare è importante avvisare con almeno 24h di preavviso.

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